Vuelta a España 2024, la classifica big: Primoz Roglic conquista la sua quarta Vuelta davanti Ben O’Connor e Enric Mas
Si registrano subito i primi distacchi alla Vuelta a España 2024. La cronometro inaugurale tra Lisbona e Oeiras vede infatti sfrecciare Brandon McNulty, che si prende così anche la prima maglia rossa davanti a Mathias Vacek e Wout Van Aert, ma ovviamente tiene banco anche il distacco fra i vari pretendenti alla generale, con Primož Roglič che emerge davanti a tutti e Joao Almeida che a sua volta realizza un buon tempo. Ovviamente più lontani gli scalatori puri, tra cui Sepp Kuss e Mikel Landa, con distacchi che per alcuni superano anche il minuto, non solo dal vincitore, ma anche dallo sloveno.
Il simbolo del primato cambia padrone già il secondo giorno, quando in testa alla classifica balza Van Aert grazie ai 6″ di abbuono come secondo di giornata alle spalle di Kaden Groves nella volata sul traguardo di Ourém. È questo l’unico cambiamento nella generale nonostante una caduta avvenuta nel finale, ma già all’interno del tratto neutralizzato. Non ci sono variazioni rilevanti al termine della terza frazione, con Van Aert che guadagna 10 secondi di abbuono grazie alla vittoria, mentre i vari big arrivano in gruppo senza problemi, con distacchi invariati fra loro.
Le prime salite arrivano al quarto giorno e subito si creano alcuni distacchi. Se a vincere allo sprint è stato Primož Roglič regolando un gruppetto di sette uomini tra i quali anche Joao Almeida, Enric Mas e Mikel Landa, nonché i sorprendenti Lennert Van Eetvelt e Matthew Riccitello, non lontano è arrivato Antonio Tiberi, che si porta così in quarta posizione nella generale, limitando bene i danni in una salita non proprio ideale per lui, così come Sepp Kuss arrivato poco dietro. Pagano invece un ritardo più importante Carlos Rodriguez, giunto a 51 secondi, Ben O’Connor, al traguardo dopo 1’11”, ma soprattutto Richard Carapaz e Adam Yates, giunti assieme con un ritardo di 1’29”. Tra i potenziali uomini di alta classifica ancora più dietro Cian Uijtdebroek (1’38”) e Thymen Arensman (2’35”), caduto a inizio tappa, nonché Daniel Martinez, che, perdendo 4’10”, sembra a questo punto al completo servizio dello sloveno.
Decisamente più tranquilla la quinta frazione, vissuta nuovamente a ritmo piuttosto blando e con un arrivo allo sprint che non cambia le gerarchie nella classifica generale, mentre molto più animata la sesta, che vede Ben O’Connor riuscire a inserirsi nella fuga di giornata, formatasi dopo una settantina di chilometri a tutto gas, per poi andare a conquistare il successo in solitaria, staccando tutti i compagni d’avventura. Il gruppo, comprendente tutti i big a eccezione di Adam Yates, finito a terra ai -17 dalla conclusione e giunto all’arrivo con oltre 2′ di ritardo dagli altri uomini di classifica, e di Matthew Riccitello, anche lui caduto e ancor più in ritardo del britannico al traguardo, concede molto spazio a questo tentativo, chiudendo con un distacco di 6’31”; l’australiano della Decathlon Ag2r La Mondiale va quindi a sfilare anche la Maglia Rossa dalle spalle di Roglic, ora secondo a 4’51” dal nuovo leader.
Variazioni minime nella settima tappa. Ben O’Connor risponde infatti prontamente agli scatti dei favoriti, che finiscono così per guadagnare solamente qualche secondo di abbuono in cima al GPM, dove passa per primo Primoz Roglic, davanti a Sepp Kuss e Richard Carapaz. Nelle prime posizioni unica altra differenza è così il cedimento parziale di Florian Lipowitz, che nella salita perde terreno, non riuscendo più a rientrare. Ottavo ora nella generale, concede così ad Antonio Tiberi di prendere nuovamente la Maglia Bianca.
Più importanti i distacchi al termine della ottava frazione, con il muro finale di Cazorla che viene conquistato da Primoz Roglic in uno sprint ristretto su Enric Mas, unico a riuscire a seguirlo in ogni su accelerazione. Limitano molto bene i danni Mikel Landa e Antonio Tiberi, che si confermano così tra gli scalatori più in forma, mentre cedono terreno Ben O’Connor, che perde quasi un minuto considerando gli abbuoni, e Joao Almeida, al traguardo a quasi cinque minuti, dovendo così rinunciare alle sue ambizioni di alta classifica.
La prima settimana si conclude con una tappa durissima, resa ancor più impegnativa dal grande caldo. Ne esce fuori una splendida giornata di corsa che regala grandi emozioni e stravolge a lungo una classifica che comunque vede sempre in testa un solido Ben O’Connor, apparso stavolta sempre in controllo. Meno incisivo Primoz Roglic, sulla difensiva, subendo invece l’attacco di Enric Mas, che in salita guadagna molto, ma perde poi tutto nella discesa verso il traguardo. Vincitore di giornata con una lunga fuga di giornata, di cui 58 chilometri da solo, Adam Yates rimonta fino alla settima posizione, così come guadagna terreno anche Richard Carapaz, a sua volta autore di una ottima prova muovendosi in contropiede. Tra i delusi di giornata spicca Antonio Tiberi, costretto al ritiro dopo essere crollato sin dalle prime rampe della salita di giornata a causa di un colpo di calore, ma soffre anche il campione in carica Sepp Kuss, che conclude a oltre due minuti dal gruppo Maglia Rossa, assieme a Mattias Skjelmose.
Dopo il giorno di riposo, la decima tappa registra il successo di un fuggitivo, Van Aert, mentre il gruppo Maglia Rossa giunge al traguardo di Baiona dopo più di cinque minuti, con tutti i big presenti al suo interno. Decisamente più movimentata la undicesima frazione che vede George Bennett entrare in top 10 grazie alla fuga di giornata, ma anche Ben O’Connor perdere terreno dopo essere andato in difficoltà nell’ultimo GPM di giornata. L’australiano concede così 37 secondi a Primoz Roglic ed Enric Mas, capaci di fare la differenza in salita prima di essere raggiunti in cima da Mattias Skjelmose, David Gaudu e Mikel Landa, nonché da Carlos Rodriguez nella discesa successiva. Perdono invece 15 secondi Richard Carapaz e Pavel Sivakov, andando così a riscrivere anche altre delle posizioni di vertice.
Tutto invariato invece nella dodicesima frazione, con il gruppo che decide di prenderla con calma dopo la bagarre iniziale. Ai fuggitivi, nessuno pericoloso per la medio-alta classifica, vengono concessi fino a dieci minuti di vantaggio per giocarsi la vittoria di tappa, mentre il gruppo affronta con calma anche la salita finale, arrivando compatti. Tutto a vantaggio ovviamente di Ben O’Connor, che può rifiatare e si gode almeno un’altra giornata in Maglia Rossa.
L’australiano la conserva anche dopo la tredicesima tappa, ma sul Puerto de Ancares va per la prima volta davvero in difficoltà, dovendo così cedere 1’55” ad uno scatenato Primoz Roglic, che attacca sin dalle prime rampe del muro finale staccando progressivamente tutti i suoi avversari, compreso Enric Mas, che chiede forse troppo al suo corpo e viene rimbalzato indietro, venendo superato in primis da un ottimo Mikel Landa, ma pi anche da Mattias Skjelmose, Carlos Rodriguez e David Gaudu, saliti regolari e in rimonta, fino a chiudere con Florian Lipowitz e Richard Carapaz, a un minuto dallo sloveno.
Senza sorprese, tutto molto tranquillo invece nella quattordicesima tappa, durante la quale i big restano al coperto pensando al gran finale della seconda settimana sul Cuitu Negru. Una salita durissima che vede nuovi assalti alla Maglia Rossa di Ben O’Connor, che tuttavia resiste davanti a tutti, pur vedendo nuovamente il suo vantaggio fortemente intaccato. Perdendo 38 secondi, all’australiano ne restano ora 43 su Primoz Roglic, che inizialmente sembrava poter fare nuovamente il vuoto prima di essere raggiunto e superato da Enric Mas, per poi riprenderlo nuovamente proprio sul traguardo. Lo stesso Roglic è stato però poi sanzionato dalla Giuria con una penalità di 20″, scivolando quindi a 1’03” dalla vetta della classifica. Restano ancora molto vicini Richard Carapaz e Mikel Landa, ancora in piena lotta per il podio. Bene anche Florian Lipowitz, che malgrado aver lavorato per il suo capitano riesce anche a sfilare la maglia bianca a Carlos Rodriguez, che perde due posizioni vedendo superato anche da David Gaudu. Salta invece Felix Gall, che perde terreno sin dalla prima salita ed esce di classifica, permettendo così a Pavel Sivakov, autore di una grande tappa all’attacco, di entrare nei primi dieci.
Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, la terza settimana si apre con un nuovo arrivo in salita importante, a Lagos de Covadonga, dove a imporsi è ancora una volta un fuggitivo, Soler. Tra i big, invece, sono Mas, Carapaz e Roglic a fare la differenza, guadagnando in realtà pochi secondi su Skjelmose, Gaudu, Rodriguez (che guadagnano una posizione ciascuno), Landa e Kuss, mentre cedono quasi un minuto Lipowitz, che perde tre posizioni e consegna nuovamente la Maglia Bianca a Rodriguez, e, soprattutto, O’Connor, che tuttavia riesce a salvare il proprio primato in classifica generale per soli 5″ su Roglic. La diciassettesima frazione, conclusasi allo sprint con la vittoria di Groves, lascia praticamente inalterata la generale, dove il solo Vlasov perde quattro posizioni dopo aver chiuso con un ritardo di quasi 14′.
Il giorno successivo è invece solo Landa a pagare dazio al termine della Vitoria-Gasteiz – Maeztu, con lo spagnolo che perde contatto a più di 40 chilometri dall’arrivo sotto il forcing della EF Education-EasyPost e naufraga nel finale, arrivando al traguardo con un ritardo di 3’20” da tutti gli altri uomini di classifica. Il 34enne perde così cinque posizioni nella generale, scivolando dal quinto al decimo posto. Nella diciannovesima tappa, l’arrivo in salita dell’Alto de Moncalvillo è lo scenario per lo show di Roglic, che stacca tutti quanti, va a conquistare il suo terzo successo di tappa e si riprende la Maglia Rossa di leader, completando così la rimonta su O’Connor. L’australiano, che al traguardo cede 1’49”, scivola al secondo posto della generale a 1’54” dallo sloveno, mantenendo 26″ di margine su Mas e un minuto su Carapaz. Guadagnano una posizione anche Skjelmose, terzo all’arrivo e ora sesto in classifica, e Landa, che sale al nono posto superando Sivakov.
L’ultima tappa di montagna, quella che da molti era definita la tappa regina, non crea invece grossi scompigli in classifica generale. Ad avere la peggio è Carlos Rodriguez, che perde le ruote dai migliori già dalle prime rampe dell’ascesa verso Picon Blanco, e lascia sul piatto quasi 6′, perdendo tre posizioni e scivolando in decima posizione in classifica. Guadagnano così un piazzamento Florian Lipowitz, Mikel Landa e Pavel Sivakov, rispettivamente settimo, ottavo e nono alla vigilia della cronometro finale. Sale di due posizioni anche il vincitore di tappa Edward Dunbar, che scavalca Yates e Kuss. Ai piani alti invece i distacchi sono molto limitati, con i primi 11 di tappa rinchiusi in meno di 40″. Roglic è sempre più in rosso, e Ben O’Connor si presenta al via dell’ultima frazione con 58″ su Richard Carapaz per difendere un importantissimo piazzamento sul podio.
Gerarchie che restano quasi immutate nel corso della crono conclusiva: Primoz Roglic chiude infatti secondo la prova contro il tempo, superato solo da Stefan Kung, andando così a conquistare la sua quarta Vuelta a España. Dietro di lui Ben O’Connor difende egregiamente la seconda posizione, guadagnando su Enric Mas, che chiude terzo respingendo a sua volta facilmente il tentativo di assalto di Richard Carapaz. Unico cambiamento tra i primi dieci è così la posizione guadagnata da Mattias Skjelmose, che con una ottima crono supera David Gaudu, che comunque evita di farsi scalzare anche da Florian Lipowitz, il quale facilmente si tiene alle spalle Mikel Landa. A chiudere i primi dieci restano Pavel Sivakov e Carlos Rodriguez.
Classifica Big Vuelta a España 2024
1 | P. ROGLIC | RED BULL – BORA – HANSGROHE | 81h 49′ 18” |
2 | B. O’CONNOR | DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM | + 00h 02′ 36” |
3 | E. MAS | MOVISTAR TEAM | + 00h 03′ 13” |
4 | R. CARAPAZ | EF EDUCATION – EASYPOST | + 00h 04′ 02” |
5 | M. SKJELMOSE | LIDL-TREK | + 00h 05′ 49” |
6 | D. GAUDU | GROUPAMA-FDJ | + 00h 06′ 32” |
7 | F. LIPOWITZ | RED BULL – BORA – HANSGROHE | + 00h 07′ 05” |
8 | M. LANDA | T-REX – Quick-Step | + 00h 08′ 48” |
9 | P. SIVAKOV | UAE TEAM EMIRATES | + 00h 10′ 04” |
10 | C. RODRIGUEZ | INEOS GRENADIERS | + 00h 11′ 19” |
11 | E. DUNBAR | TEAM JAYCO ALULA | + 00h 14′ 40” |
12 | A. YATES | UAE TEAM EMIRATES | + 00h 15′ 40” |
13 | C. RODRIGUEZ | ARKEA-B&B HOTELS | + 00h 19′ 48” |
14 | S. KUSS | TEAM VISMA | LEASE A BIKE | + 00h 20′ 25” |
15 | G. MARTIN | COFIDIS | + 00h 31′ 34” |
16 | L. FORTUNATO | ASTANA QAZAQSTAN TEAM | + 00h 40′ 43” |
17 | J. PARRA CUERDA | EQUIPO KERN PHARMA | + 00h 51′ 33” |
18 | A. VLASOV | RED BULL – BORA – HANSGROHE | + 00h 55′ 05” |
19 | S. KRUIJSWIJK | TEAM VISMA | LEASE A BIKE | + 01h 01′ 53” |
20 | C. BERTHET | DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM | + 01h 04′ 13” |
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